Carissimi fedeli, pace e bene.
Riprendendo il filo del discorso del mese scorso, dobbiamo spiegare la terza domanda del Padre nostro: “Sia fatta la tua volontà”. Quando parliamo di volontà di Dio, dobbiamo distinguere tra una volontà universale e una particolare. La volontà universale di Dio è espressa nei suoi comandamenti e riguarda tutti, nessuno escluso. La volontà particolare riguarda il progetto che Dio ha fatto su ciascuno di noi e che conosciamo giorno per giorno. Per fare la volontà di Dio dobbiamo innanzitutto conoscerla. Da qui la necessità di acquistare familiarità con le Scritture che contengono la parola di Dio e con il catechismo della chiesa cattolica, che è come il concentrato della parola di Dio. La familiarità con le Scritture ci abitua a saper conoscere la volontà di Dio, quella universale e quella particolare. La Scrittura infatti ci apre la mente per poter discernere l’opera di Dio nella nostra vita. Per chiedere a Dio con convinzione: “Sia fatta la tua volontà”, dobbiamo sapere che la volontà di Dio è sempre il meglio per noi. Invece la nostra volontà, che a noi a volte può apparire il raggiungimento della felicità, alla prova dei fatti si dimostra un inganno o un’illusione.
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo, siano con tutti voi.
Don Alfonso