Carissimi fedeli, pace e bene.
Ogni anno l’11 febbraio memoria liturgica della Madonna di Lourdes è la giornata degli ammalati. Per noi cristiani gli ammalati sono fratelli e sorelle a cui Gesù Cristo ha chiesto di portare la croce con lui. Se la malattia viene accettata con questa fede diventa strumento di salvezza non solo per l’ammalato ma anche per gli altri. Quando soffriamo chiediamo pure al Signore di liberarci. Se lui vuole basta una parola e saremo liberati. Ma se dopo aver pregato con insistenza, non veniamo liberati, allora il Signore ci sta dicendo come a Paolo che dobbiamo accettare la sofferenza. Se l’accettiamo, il Signore ci concederà la grazia di viverla con serenità. Nella mia esperienza di sacerdote mi è capitato diverse volte di conoscere ammalati che sono stati guariti prodigiosamente dal Signore. Ma molto spesso ho assistito ad un altro tipo di miracoli, di vedere persone ammalate gravemente e irreversibilmente che affidandosi al Signore vivevano con serenità la loro malattia. Anzi trovavano la forza di offrirla al Signore. Quelli che si trovano ad assistere ammalati, devono sapere che ogni gesto d’amore che faranno nei loro riguardi, lo fanno a Gesù Cristo. Nelle nostre preghiere personali dobbiamo avere sempre un pensiero per gli ammalati, che portano la croce del Signore anche per noi. Il Signore lenisca le loro sofferenze con il balsamo della sua consolazione. Sappiamo bene che la sofferenza e la morte non sono l’ultima parola, perché Gesù è risorto e nella misura in cui partecipiamo alle sue sofferenze parteciperemo anche alla sua gloria.
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo, sia con tutti voi.
Don Alfonso